L'impatto dei gas anestetizzanti sui medici - in 5 minuti
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Secondo uno studio americano dell'OSHA i gas anestetizzanti possono portare nel lungo periodo ad un rischio di malattia professionale da parte dei medici, dei dentisti e degli anestesisti che li utilizzano. In particolare vengono citati i gas anestetici di scarto, che sono quelle piccole quantità di gas anestetici volatili che fuoriescono dal circuito respiratorio di un paziente e finiscono nell'aria delle sale operatorie, durante l'erogazione dell'anestesia. Questi possono portare nausea, mal di testa, ma possono essere anche potenzialmente cancerogeni se inalati frequentemente.
I gas anestetici di scarto, oltre alle micro perdite, possono anche essere esalati dai pazienti che si stanno riprendendo dall'anestesia. Possono comprendere sia il protossido di azoto e sia anestetici alogenati o altri composti, a seconda dei casi.
Secondo lo studio americano dell'OSHA, possono causare:
- nausea,
- vertigini,
- mal di testa,
- affaticamento e irritabilità,
- malattie del fegato e dei reni
- in alcuni casi sterilità, aborti spontanei, difetti alla nascita, cancro. Per quanto riguarda i casi di aborti e malformazioni congenite, nel rapporto viene menzionato che ciò ha riguardato sia il personale della sala operatoria e sia i loro coniugi.
Innanzitutto è importante che i lavoratori siano consapevoli, in modo da prendere le dovute precauzioni. Di solito si opta per specifici sistemi di ventilazione, apposite procedure e periodici monitoraggi dell'aria.
Queste sono solo alcune cose da sapere sui gas anestetici di scarto e sui potenziali rischi di esposizione professionale. Per ulteriori informazioni su questo o altri test e monitoraggio dell'aria, igiene industriale, problemi ambientali, di salute o sicurezza, visita il nostro sito Web:
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