Il Nastrone dell’Estate 2024!
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Tutto scotta e l’orologio sembra sciogliersi nel tempo sospeso della vacanza. “Lontano” è scritto sulla mappa. Proverai a mettere in pausa le sveglie, dimenticare le password, ricordare come si sparisce. Porta solo l’essenziale: tutti i libri che hai comprato quest’anno e che non hai ancora aperto, i giri a banco che contano davvero, una C60 con quest’ora di musica che ho preparato per noi. Scappa!
Sotto trovi la tracklist del Nastrone dell’Estate 2024, su NEU Radio puoi ascoltarlo in streaming e qui puoi scaricarlo in Mp3:
01. Waving Blue – See You At The Club (320 Km Round Trip)
Una canzone che parla di amicizia, di condividere chilometri di strada per godersi un concerto assieme, per andare ad abbracciarsi sotto a un palco. Appena l’ho sentita ho deciso che era la canzone giusta per aprire questo Nastrone.
02. Alone Together – Lost In Summer
Se la canzone si intitola “persi nell’estate” e il gruppo si chiama “da soli assieme” è praticamente certo che finirai in una playlist di questo blog. Noise pop da cameretta, da Shanghai, sull’etichetta Tears Collection, un nome una garanzia.
03. Fontaines D.C. – Favourite
La canzone più smithsiana che la band di Dublino ci abbia mai regalato. Parla d’amore o di come risorgi dopo un amore, o forse parla della tua città, di quel momento in cui la notte sta per svanire e realizzi che “each new day, I get another year older”.
04. Elowin’s Tree – Cloud Catching
Tra Tullycraft e Postal Service, questo duo misterioso e la sua adorabile indietronica a bassa fedeltà ci ricordano che l’estate dovrebbe anche essere tutto quel tempo da passare con il naso all’insù, a inseguire le nuvole.
05. A Minor Place – King Of The Bubble
D’estate ognuno cerca consolazione, e ognuno è re nella propria bolla, come raccontano i maestosi A Minor Place nel loro nuovo meraviglioso album Lost Without Your Love. In questa canzone, tra l’altro, i Pastels di casa nostra si cimentano anche con l’italiano, ma quello che alla fine mi appunto sullo specchio è “I’m a star, I’m a loser, out of place, out of time”.
06. Think About You – Never Never Creek
Un quartetto di Melbourne che ricorda un certo fluttuare languido da primi Clap Your Hands Say Yeah ma che cita tra le proprie influenze Go-Betweens, Triffids e Lucksmiths (!) nella mia estate ci deve essere a ogni costo. “Let’s get ice cream / we can sit in the sun / on the grass / and it will be real nice”.
07. Twee Patootie – Cutie Little Slut
D’estate bisognerebbe sempre avere qualcuno che ti guarda negli occhi da vicino e ti dice “you’re my cutie little slut”. La scena twee pop indonesiana continua a regalarci inni dopo inni.
08. Altre di B – Merighi
Non so voi, ma io vorrei che ogni vacanza suonasse forte come quella fenomenale macchina da festa che sono le Altre Di B. Ogni canzone un concentrato di energia che ti basta andata e ritorno. Il nuovo EP Zapping contiene una delle canzoni che ci ricorderemo di questo 2024: si fa largo a suon di CMON! e si intitola Merighi.
09. Los Campesinos! – The Order of the Seasons
Il ritorno in grande stile della band di Cardiff non è certo il disco che dovrebbe darti il buonumore mentre parti per le ferie, ma rappresenta così bene e in maniera così completa tutto il loro sound, la loro storia e la loro poetica d’altri tempi che finisce per accendermi e commuovermi. “The order of the seasons depends on when you’re born / I start count in winter, and heading for a fall”: vedremo che ne sarà di questa estate nel mezzo.
10. Oneida – Here It Comes
Il momento del nastrone in cui facciamo sì-sì-sì con la testa e puntiamo l’indice al cielo: “You’re up in smoke / I’m down in flames / Here it comes / Same thing again, but different this time”. Dopo più di vent’anni cosa puoi ancora chiedere agli Oneida? Solo esplosioni come queste, nel nuovo album Expensive Air!
11. Cigarettes for Breakfast – Solitaire
Shoegaze bello fragoroso, melodie cupe e malesseri esistenziali assortiti: non dimentico mai di portarmeli in valigia. “Numb the pain, reality’s unfair / Why am I here?”
12. Lightheaded – You and Your Mother
“The time for us it’s now or never”. Erudito e impetuoso jangling pop dal New Jersey su Slumberland Records: non puoi sbagliare.
13. Mt. Misery – Lunch Break
Agosto è la pausa pranzo dell’anno, e come canta la band britannica, in pausa pranzo non mi dovete disturbare con le vostre ansie di lavori e scadenze. Ma già lo so, succederà lo stesso, e quindi: “What if this isn’t living?”
14. Wallace Welsh – Another Time
L’estate è quel tempo in cui “I’m waiting for another time / Hanging on to nothing”. Se anche voi sentite la mancanza di certi Radio Dept., a Roma c’è un giovane musicista di talento che ha qualcosa per voi.
15. PoPo – Kids
“Sad songs, cheap sounds, monotonous drum beats”: certi interminabili pomeriggi d’estate non hai bisogno di nient’altro. Un amico lo-fi indiepop dalla Svezia come PoPo lo sa bene.
16. Topsy Turvy – Dreessless
Il fatidico momento in cui “the dress is gone”. Tre ragazze viennesi (di cui un paio ex Laundromat Chicks) in fissa con Slits, Beat Happening e Thee Oh Sees all’esordio su Siluh Records: per me non manca nulla.
17. Young Scum – Lighter Blue
Il ritorno indiepop dell’estate, se non dell’anno: da Richmond, Virginia, le jangling guitars agrodolci degli Young Scum tornano a farci luccicare gli occhi. Album in arrivo sulla spagnola Pretty Olivia Records: sarà uno dei pochi buoni motivi per concedere a settembre di tornare.
18. Good News – Orange Juice In The Shower
Ognuno ha i tormentoni che si merita o che desidera. Io quest’anno sono stato completamente avvinghiato dal sassofono appuntito dei Good News, trio post-punk di Sheffield, un po’ nevrotico, un po’ surreale e un po’ sensuale. Non chiedo altro che mi vengano a cantare gli Orange Juice nella doccia.
19. The Lemon Lusts – Our Na Na Na Goes Sha La La
È agosto, che pretendi? La mia testa fa solo Na Na Na e poi Sha La La e poi da capo. Amo la cassetta di questa coppia di Jakarta che “self-produced this music as part of their wedding souvenir”. Tu credi che questa sia una canzone strumentale, ma non lo è: è tutta la poesia che ci occorre.
20. Kim Deal – Coast
L’ultima persona che mi sarei aspettato di incontrare in spiaggia, ciondolando sopra un ritmo in levare con tanto di banda di fiati in corteo, era Kim Deal. E invece eccola qui, sulla linea della costa, alzando margarita nel sole, e per di più insieme alla sorella Kelley e al ricordo dell’immortale Steve Albini. E non importa se si parla di “abandon plans for the good times”: è una nuova estate e abbiamo il nostro Nastrone.
Passate delle belle vacanze!
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