J-TACTICS (S07 E05)
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Quinta puntata della settima stagione di J-TACTICS, la rubrica di radiomegliodiniente.com, dedicata alla vecchia signora bianconera.
Focus sulla sfida andata in scena all'Allianz Stadium tra i padroni di casa bianconeri e i sardi rossoblù del Cagliari a caccia di punti salvezza.
Una Juventus sprecona viene raggiunta con un rigore dagli ospiti dopo essere andata in vantaggio sempre attraverso un penalty.
1-1 il risultato finale.
Gli uomini di Motta costretti nuovamente al pareggio interrompono la marcia vincente iniziata la settimana scorsa con il Genoa e proseguita in Europa con il Lipsia, e non riescono quindi a replicare alle vittorie delle rivali Inter e Napoli.
La vecchia signora bianconera subisce anche l'onta del primo gol incassato in questo campionato.
Si interrompe quindi anche l'imbattibilità arrivata a ben 627′ minuti, per effetto del rigore trasformato da Marin e assegnato con l'ausilio del VAR per uno sciocco intervento di Douglas Luiz.
Brasiliano recidivo dopo quello causato in Champions League contro il Lipsia.
Un pareggio che alla fine dei conti premia un Cagliari che subisce tanto nel primo tempo difronte ad una Juve propositiva che ha creato svariate occasioni da gol ma risultando sterile nel momento della finalizzazione, riuscendo a trovare il vantaggio solo attraverso un tiro dagli undici metri concesso dal VAR.
Gli uomini di Nicola hanno tenuto duro, sofferto ed alla fine hanno agguantato un preziosissimo pareggio in casa della Juve.
Nel finale di gara infatti, Dusan Vlahovic si divora una clamorosa occasione da rete fallendo la possibilità di siglare una doppietta sparando inspiegabilmente fuori il pallone dopo una respinta di Scuffet.
Gol sbagliato, gol subito, ed infatti per i padroni di casa la combina grossa Douglas Luiz fresco d'ingresso in campo che entra su Piccoli (anche in questo caso decisivo l'intervento del VAR) e regala il rigore poi trasformato dal suo compagno Marin.
Oltre al danno, la beffa per la Juventus che pochi secondi dopo resta in dieci uomini per l'espulsione di Coinceçao che si becca il secondo giallo per simulazione da parte dell'arbitro Marinelli.
Episodio che scatena forti polemiche giustamente.
L'ex Porto era stato ammonito la prima volta per un'entrata imprudente ai danni di un avversario su quello che Luca Marelli ha definito ai microfoni di Dazn "eccesso di pressing".
Ma è il secondo cartellino giallo che fa traboccare l'acqua dal vaso, il portoghese entra nell'area del Cagliari dalla destra e, dopo un tocco di Obert sulla spalla (trattenuta per meglio dire), cade rovinosamente.
L'arbitro senza esitazione interpreta la caduta come un tentativo di simulazione per procurarsi un eventuale calcio di rigore perché l'entità del contatto non è tale, a suo avviso, da giustificare il capitombolo dello juventino.
L'interpretazione del direttore di gara è giusta, ci si chiede.
Forse, potremmo rispondere.
Le perplessità sono tante, ad esempio durante Napoli-Como per una spinta molto più evidente subita da Kvaratskhelia in area di rigore l'arbitro non solo non concesse il penalty alla squadra di Conte ma non comminò il giallo per simulazione al giocatore georgiano.
La domanda, neanche tanto velatamente polemica, sorge spontanea.
Esiste un'interpretazione univoca corretta, o
ce n'è una valida per la Juventus ed una per le altre squadre?
Chi vivrà vedrà.
Di questo e altro parleremo in questa puntata! Diteci la vostra, interagiremo con voi in chat live!
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Focus sulla sfida andata in scena all'Allianz Stadium tra i padroni di casa bianconeri e i sardi rossoblù del Cagliari a caccia di punti salvezza.
Una Juventus sprecona viene raggiunta con un rigore dagli ospiti dopo essere andata in vantaggio sempre attraverso un penalty.
1-1 il risultato finale.
Gli uomini di Motta costretti nuovamente al pareggio interrompono la marcia vincente iniziata la settimana scorsa con il Genoa e proseguita in Europa con il Lipsia, e non riescono quindi a replicare alle vittorie delle rivali Inter e Napoli.
La vecchia signora bianconera subisce anche l'onta del primo gol incassato in questo campionato.
Si interrompe quindi anche l'imbattibilità arrivata a ben 627′ minuti, per effetto del rigore trasformato da Marin e assegnato con l'ausilio del VAR per uno sciocco intervento di Douglas Luiz.
Brasiliano recidivo dopo quello causato in Champions League contro il Lipsia.
Un pareggio che alla fine dei conti premia un Cagliari che subisce tanto nel primo tempo difronte ad una Juve propositiva che ha creato svariate occasioni da gol ma risultando sterile nel momento della finalizzazione, riuscendo a trovare il vantaggio solo attraverso un tiro dagli undici metri concesso dal VAR.
Gli uomini di Nicola hanno tenuto duro, sofferto ed alla fine hanno agguantato un preziosissimo pareggio in casa della Juve.
Nel finale di gara infatti, Dusan Vlahovic si divora una clamorosa occasione da rete fallendo la possibilità di siglare una doppietta sparando inspiegabilmente fuori il pallone dopo una respinta di Scuffet.
Gol sbagliato, gol subito, ed infatti per i padroni di casa la combina grossa Douglas Luiz fresco d'ingresso in campo che entra su Piccoli (anche in questo caso decisivo l'intervento del VAR) e regala il rigore poi trasformato dal suo compagno Marin.
Oltre al danno, la beffa per la Juventus che pochi secondi dopo resta in dieci uomini per l'espulsione di Coinceçao che si becca il secondo giallo per simulazione da parte dell'arbitro Marinelli.
Episodio che scatena forti polemiche giustamente.
L'ex Porto era stato ammonito la prima volta per un'entrata imprudente ai danni di un avversario su quello che Luca Marelli ha definito ai microfoni di Dazn "eccesso di pressing".
Ma è il secondo cartellino giallo che fa traboccare l'acqua dal vaso, il portoghese entra nell'area del Cagliari dalla destra e, dopo un tocco di Obert sulla spalla (trattenuta per meglio dire), cade rovinosamente.
L'arbitro senza esitazione interpreta la caduta come un tentativo di simulazione per procurarsi un eventuale calcio di rigore perché l'entità del contatto non è tale, a suo avviso, da giustificare il capitombolo dello juventino.
L'interpretazione del direttore di gara è giusta, ci si chiede.
Forse, potremmo rispondere.
Le perplessità sono tante, ad esempio durante Napoli-Como per una spinta molto più evidente subita da Kvaratskhelia in area di rigore l'arbitro non solo non concesse il penalty alla squadra di Conte ma non comminò il giallo per simulazione al giocatore georgiano.
La domanda, neanche tanto velatamente polemica, sorge spontanea.
Esiste un'interpretazione univoca corretta, o
ce n'è una valida per la Juventus ed una per le altre squadre?
Chi vivrà vedrà.
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